Gli altri mi trovavano strana, diversa, e per questo mi prendevano in giro. Io, che per natura ero timida e sensibile, evitavo di parlare delle mie esperienze per non essere emarginata ancora di più.
In compenso avevo molte conversazioni private con gli angeli, le mie guide. Durante l’adolescenza, per esempio, quando passavo da una festa all’altra, mi dissero che stavo sprecando il mio tempo, come se stessi buttando la mia vita nella spazzatura. Quell’osservazione ebbe un forte impatto su di me e mi incoraggiò a rivedere i miei comportamenti. Qualche anno dopo, quando ripresi a bere vino, sentii una voce che mi disse chiaramente: “Smetti di bere e dedicati a Un corso in miracoli!”. Seguii il consiglio e ne trassi beneficio e piacere.
Nei periodi più difficili, le mie guide sono sempre accorse in mio aiuto. Per esempio, quand’ero una giovane madre di famiglia avevo sempre problemi finanziari. Ma ogni volta che mi servivano soldi per le bollette o per fare la spesa, gli angeli apparivano magicamente. Trovavo cento dollari per terra o li vincevo a qualche concorso, sempre in tempo per provvedere alla mia famiglia o per pagare l’affitto.
Gli angeli mi aiutavano a gestire la mia vita in modo che fossi sana e felice. Ma anche a quell’epoca non parlavo volentieri delle visioni e della guida divina che ricevevo, se non con i familiari più stretti e gli amici più fidati.
Mentre lavoravo come segretaria di una società di assicurazioni durante il giorno e crescevo i miei due figli, cominciai anche a studiare part time all’università. Era molto dura, ma qualcosa mi guidava verso gli studi di psicologia, dunque perseverai. Alla fine riuscii a laurearmi in psicoterapia alla Chapman University di Orange, California. Durante gli studi cominciai a fare volontariato in un’unità di cura per le dipendenze da alcol e droghe a Palmdale. Dopo la laurea fui assunta nella stessa unità per lavorare a tempo pieno come psicoterapeuta.
In seguito lasciai quell’impiego per diventare direttrice del TADAC (Centro per l’abuso di alcol e droghe tra gli adolescenti) di Lancaster, California. Ma siccome avevo un particolare interesse per i disturbi del comportamento alimentare, alla fine scelsi di lavorare con il dottor John Beck, uno psichiatra locale. Il dottor Beck mi aiutò ad aprire un centro ambulatoriale per la cura dei disturbi alimentari chiamato Victory Weight Management. Fu lì che sviluppai una pratica molto valida per aiutare i mangiatori compulsivi a perdere peso con la consulenza terapeutica, la visualizzazione e le affermazioni. Praticavo anche “letture” ai miei clienti, senza però rivelare che ricevevo le informazioni a livello sensitivo e che si trattava di messaggi degli angeli.
Raccolsi i casi che avevo seguito in un libro intitolato La sindrome della dieta yo-yo (My Life). Cominciò per me un periodo molto intenso; continuai a pubblicare libri e articoli di psicologia sui disturbi del comportamento alimentare e sulle relazioni interpersonali. Partecipavo spesso a trasmissioni radiofoniche e televisive. Eppure, nonostante l’innegabile successo che avevo raggiunto in termini materiali, sentivo un vuoto dentro di me. Mi sembrava di aver fallito con lo scopo della mia vita. Di certo stavo aiutando molte persone. Ma non ero ancora arrivata alla meta. Lavorai in un paio di altri ospedali e cliniche, ma mi sembrava di essere un criceto sulla ruota che non avrebbe mai raggiunto il proprio obiettivo. Avvertivo un malessere, ma ero incerta su cosa avrei dovuto fare per stare meglio. Finchè gli angeli, ancora una volta, non illuminarono il mio cammino…
Tratto dal libro “Terapia angelica – Il manuale” di Doreen Virtue. Per ulteriori informazioni sul libro clicca qui