“I miei cari stanno bene nell’Aldilà?” è una domanda che mi viene posta spesso. Il motivo per cui me lo chiedono è semplice: la paura che qualche caro sia in un luogo “infernale”, letteralmente o in senso figurato. Nelle mie letture scopro che quasi tutti i defunti vivono in uno stato di salute e benessere. Il loro unico dispiacere riguarda noi, specialmente se siamo bloccati nel lutto fino all’ossessione o alla paralisi emotiva. Stanno andando avanti con la loro vita e vogliono che noi facciamo altrettanto. Se arrestiamo il nostro percorso spirituale o la nostra gioia per il dolore della perdita, chi ha varcato la soglia resta bloccato proprio come noi.
Infatti è indubbio che l’unico problema della salute e del benessere per la maggior parte delle anime in Cielo... siamo noi! Quando riusciamo a guardare avanti e a vivere una vita felice e produttiva, le anime dei nostri cari gioiscono esultanti.
Nell’Aldilà gli spiriti stanno benissimo fisicamente. Tutte le malattie, le ferite e le disabilità scompaiono una volta abbandonato il corpo. L’anima invece resta intatta e in perfetta salute. Ciascuno si sente ancora se stesso, ma senza la pesantezza o il dolore delle limitazioni terrene.
In Cielo, le anime stanno benissimo anche a livello emotivo. Tutti i problemi finanziari e i limiti di tempo svaniscono e le anime non subiscono più pressioni o preoccupazioni (a meno che non siano emotivamente avvilite perché noi siamo troppo afflitti). In Cielo ciascuno è libero di manifestare qualunque situazione o condizione, come un viaggio in giro per il mondo, una bella casa, un impegno nel volontariato e un po’ di tempo da passare con la famiglia e gli amici (vivi e defunti).
Spesso mi chiedono: “Ma cosa succede se i miei cari estinti ce l’hanno con me?”. Molti temono che un familiare o un amico deceduto sia arrabbiato con loro per svariati motivi. In realtà, in Cielo le anime rilasciano molte delle preoccupazioni che le appesantiscono nella vita terrena. Vedono con maggiore chiarezza le motivazioni che hanno spinto le persone ad agire in un certo modo, perciò i tuoi cari riescono a capirti meglio una volta che sono trapassati. Invece di giudicarti, ti guardano con empatia. Intervengono sui tuoi comportamenti solo se vedono che il tuo stile di vita ti sta uccidendo (per esempio se hai una dipendenza che compromette il tuo stato di salute) o se ti impedisce di adempiere allo scopo della tua vita.
Tratto dal libro “Terapia angelica – Il manuale” di Doreen Virtue. Per ulteriori informazioni sul libro clicca qui