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“Raramente “il problema” è la questione di cui occuparsi”

01/04/2023

Una cliente era molto preoccupata del suo aspetto, soprattutto dei denti.
Passava da un dentista all’altro convinta di non riuscire a migliorare la sua immagine. Si fece la plastica al naso, ma il risultato fu deludente. Ogni intervento rifletteva la sua convinzione di essere brutta. Il suo problema non era l’aspetto fisico, ma la convinzione che ci fosse qualcosa di sbagliato in lei.

Un’altra cliente soffriva di alitosi ed era veramente fastidioso starle vicino. Studiava per diventare ministro del culto e il suo contegno era pio e spirituale. Ma sotto la superficie covava rabbia e gelosia che emergevano violentemente quando pensava che qualcuno potesse minacciare la sua posizione.
I suoi pensieri reconditi trovavano espressione nell’alito e in questo modo si rendeva offensiva anche quando si sforzava di essere dolce e amorevole.

Poi c’è stato un ragazzo, aveva solo quindici anni quando sua madre lo portò da me; era affetto dal morbo di Hodgkin e gli restavano solo tre mesi da vivere. La donna era comprensibilmente nervosa e intrattabile, ma il ragazzo era brillante e intelligente e voleva vivere. Era disposto a fare tutto quello che avrei detto, compreso cambiare il modo di parlare e pensare. I suoi genitori si erano separati e litigavano continuamente, e lui non aveva una vita familiare stabile.
Desiderava ardentemente diventare un attore. La ricerca di notorietà e successo era più importante della capacità di essere felice. Pensava che sarebbe stato degno dell’amore degli altri solo se avesse avuto fama e successo.
Gli insegnai ad amarsi e ad accettarsi e migliorò. Ormai è un uomo e compare con regolarità negli show di Broadway. Aver imparato a provare la gioia di essere se stesso gli ha permesso di ottenere delle parti.

Il sovrappeso è un altro buon esempio di come possiamo sprecare molta energia cercando di correggere un problema che non è quello reale. Ci sono persone che lottano contro il grasso senza riuscire mai a dimagrire.
Ritengono che il sovrappeso sia la causa di tutti i loro guai. Io sono convinta che dipenda sempre dalla paura e dal bisogno di protezione. Quando abbiamo paura o ci sentiamo insicuri e inadeguati, molti di noi ingrassano come forma di protezione.
Passare il tempo rimproverandoci perché siamo troppo grassi, sentirci in colpa per ogni boccone di cibo ingerito, dare i numeri se mettiamo su peso è solo fatica sprecata.
Tra vent’anni potremmo ritrovarci nella stessa situazione perché, non affrontando il vero problema, potremmo aver soltanto incrementato la nostra paura e insicurezza, spingendoci ad aumentare di peso come meccanismo di protezione.
Mi rifiuto di concentrarmi sull’eccesso di peso o sulle diete, perché le diete non funzionano, fatta eccezione per quelle a livello mentale, il che significa astenersi dai pensieri negativi.

Dico ai clienti: Mettiamo un attimo da parte la questione e lavoriamo su altre cose. Spesso i clienti mi dicono che non riescono a volersi bene perché sono troppo grassi, oppure, come mi disse una volta una ragazza, “troppo rotonda ai bordi”. Spiego loro che sono così proprio perché non si amano. Quando iniziamo ad amarci e ad apprezzarci, una quantità incredibile di grasso svanisce dai nostri corpi.

A volte i clienti se la prendono con me quando spiego loro quanto sia facile cambiare vita. Sembra che non capisca i loro problemi. Una donna ne fu turbata: “Sono venuta qui per farmi aiutare con la tesi di laurea, non per imparare ad amarmi.”
Per me invece era evidente che il suo problema principale fosse l’odio che provava per se stessa e che permeava ogni parte della sua vita, compresa la stesura della tesi.
Non sarebbe riuscita a combinare nulla finché continuava a sentirsi priva di qualità.
Non volle ascoltarmi e se ne andò via in lacrime, per poi tornare un anno dopo con lo stesso problema più molti altri.

Alcune persone non sono pronte, e non intendo giudicarle per questo.

Iniziamo a fare cambiamenti nel momento, nel luogo e nell’ordine giusti per noi. Io stessa ho iniziato quando avevo già superato i quarant’anni.

Louise Hay, Puoi Guarire la tua vita

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