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La mente quantistica

18/09/2017

La realtà può essere letteralmente un bersaglio mobile. Siamo abituati a considerarla certa e stabile ma, come scoprirai leggendo questo capitolo, il modo in cui ci hanno insegnato a vederla non corrisponde al vero. E se vuoi imparare a essere il tuo placebo usando la mente per influenzare la materia, è fondamentale che tu comprenda la vera natura della realtà, come essa può trasformarsi e quali sono i legami tra la mente e la materia: se non sai come avvengono queste modifiche e perché, non puoi impartire ai risultati una direzione che assecondi le tue intenzioni.

Prima di tuffarci nell’universo quantistico, cerchiamo di capire da dove vengono le nostre idee sulla realtà e dove ci hanno portato finora. A partire da Cartesio e da sir Isaac Newton, per secoli lo studio dell’universo si è diviso in due categorie: materia e mente. Lo studio della materia (il mondo materiale) è stato dichiarato dominio della scienza perché, per la maggior parte, le leggi che governano il mondo esterno e oggettivo si potevano calcolare e quindi prevedere. Ma il regno interno della mente era considerato troppo imprevedibile e complesso, quindi è stato affidato alla religione. Con l’andar del tempo, la mente e la materia sono diventate entità separate ed è nato un dualismo.

La fisica newtoniana (detta anche fisica classica) si occupa dei meccanismi che determinano il comportamento degli oggetti nello spazio e nel tempo, comprese le loro reciproche interazioni nel mondo fisico materiale. Grazie alle leggi di Newton, possiamo misurare e prevedere la traiettoria dei pianeti intorno al Sole, l’accelerazione di una mela che cade da un albero, la durata del viaggio da Seattle a New York in aereo. La fisica newtoniana si occupa di tutto ciò che è prevedibile. Considera l’universo come se fosse un’enorme macchina o un immenso cronometro. Ma la fisica classica ha dei limiti quando si tratta di studiare l’energia, le azioni del mondo immateriale oltre lo spazio e il tempo e il comportamento degli atomi (i mattoncini di cui si compone ogni cosa nell’universo fisico). Questo regno appartiene invece alla fisica quantistica. E si è scoperto che questo microscopico mondo subatomico fatto di elettroni e protoni non si comporta come il mondo più grande che ci è familiare, quello dei pianeti, delle mele e degli aeroplani.

Quando i fisici quantistici hanno cominciato a osservare aspetti sempre più piccoli dell’atomo, come la composizione del nucleo, man mano che l’osservazione si faceva sempre più ravvicinata, l’atomo diventava sempre meno chiaro e distinto, fino a scomparire completamente. A quanto dicono, sembra che l’atomo sia composto per il 99,9 per cento da uno spazio vuoto.  Ma in verità quello spazio non è vuoto. È pieno di energia.

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