Parliamo di lettura della mente quando affermiamo di sapere, a torto o a ragione, quello che il nostro interlocutore pensa o sente. Per esempio, la frase “So che ti starai chiedendo come mai ho indetto questa riunione” potrebbe avere l’effetto di far pensare o sentire alle persone proprio ciò che tu supponi che esse pensino o sentano: in altre parole, è come se mettessi nella loro mente delle idee. Gli indicatori della lettura della mente sono frasi verosimili che iniziano con parole come quelle riportate sotto in grassetto: • “So che ti starai chiedendo quanto velocemente possiamo migliorare le cifre dell’anno scorso.” • “Sono sicuro che vuoi dimostrare alla folla quanto sei bravo.” • “Mi sembra di capire che ti vuoi divertire stasera.” • “Forse già sai che siamo la società di software di Londra che sta crescendo più rapidamente in assoluto.”
A volte le persone usano la lettura della mente in modi autolimitanti. Puoi indagare per avere maggiori informazioni sulla lettura della mente chiedendo: “Come sai (nello specifico) che…?”, vale a dire: “Quali sono le prove su cui ti basi?”. Per esempio: • “So di non piacerle.” Indaga con: “Come sai nello specifico di non piacerle?”. • “So che non vorreste essere qui.” Indaga con: “Come fai a sapere che non vorremmo essere qui?”. • “So che hanno tutti paura di me.” Indaga con: “Come fai a sapere che hanno tutti paura di te?”. Nota che in questi tre esempi vogliamo verificare, nello specifico, come le persone che dicono di leggere la mente sappiano certe cose (o quali siano le loro prove in merito). È bene non fare a queste persone domande come “Perché non le piaci?”, perché in questo caso ne supporteremmo la potenziale opinione distorta.
Tratto dal libro “PNL per tutti” di Jeremy Lazarus. Per ulteriori informazioni clicca qui