Ho ricevuto molti stupendi doni nella mia vita. Uno di questi è la strabiliante capacità di portare agli altri la guarigione, dono che, lo vedrete leggendo queste pagine, non comprendo pienamente (sebbene ci sia vicino). Un secondo dono è stato scoprire che esistono veramente dei mondi al di fuori di questo. Un terzo dono è l’opportunità che mi è stata data di scrivere questo libro e di condividere con voi le informazioni che ho acquisito finora su tutti i livelli della nostra salute.
Quello che il primo dono, la guarigione, ha di splendido è che, attraverso esso, capii che avevo uno scopo nella mia vita e che ero stato benedetto non soltanto dal fatto di essere in grado di riconoscere questo scopo, ma di viverlo attivamente e consapevolmente. Tra i doni della vita, quello di diventare per gli altri un guaritore è sinceramente uno dei più grandi.
Il secondo dono mi ha reso capace di riconoscere il mio vero Io, di capire che sono un essere spirituale, e che la mia esperienza umana è solo questo: la mia esperienza umana. È solo una delle esperienze della persona che sono. Ce ne sono altre, come vedere il mio spirito presente in tutto ciò che faccio, e come vederlo, e toccarlo, anche negli altri. È un dono stupendo, e sebbene lo abbia avuto dentro me da sempre, non vi avevo fatto caso finora. Questo secondo dono mi ha dato la prospettiva del mio scopo.
Il terzo dono ha soffiato un nuovo elemento di vita nei primi due. Fino a poco tempo fa, avevo condiviso il dono della guarigione solo con pochi, una persona alla volta. Pur amando quello che stavo facendo, sapevo che doveva essere condiviso con più persone. Non gli stavo facendo un favore tenendomelo per me... e non lo tenevo per me intenzionalmente. Lo vedevo come un dono (e lo è), e quindi pensavo che non fosse possibile trasmetterlo ad altri, cosa che invece è possibile.
Esso è stato paziente con me. Sapeva che presto avrei riconosciuto il disegno più grande. Man mano che la sua capacità di trasportarsi in altri si manifestava, iniziai a tenere dei seminari in cui un gran numero di persone era in grado di interagire con esso immediatamente. Scoprire che questo dono della guarigione può essere attivato in altri attraverso la televisione è stato altrettanto entusiasmante. Per quanto riguarda la parola scritta, beh, questa sembra conferire tutta una nuova dimensione al trasferimento di un migliore stato di salute. Quello che è avvincente nel comunicare attraverso la stampa e i mezzi di telecomunicazione è che permette a molte più persone di vivere l’attivazione di questa capacità di guarigione in loro stesse. Capii che era il momento di portare un cambiamento nella nostra comprensione; era giunto il momento che la razza umana vedesse che, e non voglio sembrare eccessivamente religioso, ovunque vi siano due o più persone riunite, possano essere d’aiuto l’uno all’altro. Possiamo facilitare la guarigione l’uno dell’altro. E oggi possiamo farlo a livelli prima considerati irraggiungibili.
Capii che il mio dono non serviva solo per aiutare gli altri, ma per aiutare gli altri ad aiutare altri. Questa consapevolezza mi ha dato un notevole mezzo con cui iniziare a raggiungere il mio scopo.
Tratto dal libro “The Reconnection” di Eric Pearl. Per ulteriori informazioni clicca qui