Uno degli aspetti piacevoli del palazzo della memoria è che puoi ripassare le informazioni e far riaffiorare alla mente tutto quanto senza che il procedimento sia faticoso. Infatti, non devi fare altro che immaginare di vagare in un ambiente piacevole e familiare, osservando le cose che hai posizionato lungo il tragitto. Puoi visitare un’ala diversa del palazzo ogni volta che ci entri dentro, e il processo dovrebbe essere sempre interessante e utile. Sicuramente, stare seduto in un taxi sognando a occhi aperti e riportando alla mente tutto ciò che volevi ricordare di un particolare argomento, sia che riguardi il lavoro, lo studio, un interesse personale o le relazioni sociali, è una sensazione immensamente gratificante. Essere in grado di ripassare a mente i nomi dei famigliari di ciascun membro del personale; conoscere tutti i casi o fatti che potrebbero esserti utili all’esame; andare a una riunione e avere memorizzato tutte le informazioni che ti sono state date, o che hai trovato in rete, su ciascun partecipante… Sia che tu stia vagando attraverso l’intricato palazzo della tua memoria, bizzarramente edificato, o che stia semplicemente rivedendo una lunga lista di cose che hai messo insieme, il procedimento del ripasso è fondamentale. Una volta che è stato fissato un processo mnemonico, devi controllarlo e accertarti che funzioni. Ripetere il ripasso poche ore dopo, e poi ancora qualche giorno dopo, permette di accertarti che le informazioni siano state fissate nella mente e che non siano scivolate via dalla presa sdrucciolevole della memoria a breve termine. L’impiego del palazzo per immagazzinare informazioni permanenti come questa, significa anche che non dimenticherai di passare in rivista certe stanze, perché le attraverserai ogni volta che vi farai visita. È la stessa cosa che usare il nome di una persona alcune volte durante la conversazione dopo averlo memorizzato. Pronunciare il nome alcune volte lo fissa molto più tenacemente nella memoria, fino a che non ti accorgi di non dovere quasi nemmeno utilizzare la tecnica mnemonica per farlo riaffiorare.
Tratto dal libro “Il Mentalista. I trucchi della mente” di Derren Brown. Per ulteriori informazioni clicca qui