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Sincronicità - Melissa Joy Jonsson

19/09/2016

Se potessi essere artefice di una crescita personale andando oltre la tua esperienza passata, le tue credenze, i pensieri e i condizionamenti – e se potessi renderti conto che sei connesso al potenziale della coscienza – cosa noteresti? Se tu sapessi come questa espansione della coscienza può cambiare la tua esperienza di te stesso e degli altri, cosa noteresti?

Quando mi pongo questa domanda, divento consapevole della sincronicità. Il fenomeno della sincronicità fu concettualizzato e coniato nel 1920 dallo psicologo svizzero Carl Gustav Jung. Jung utilizzò il termine sincronicità per descrivere l’esperienza di due o più eventi apparentemente non collegati, osservati come se fossero accaduti insieme in maniera significativa.

“La sincronicità”, affermò Jung, “riguarda eventi esterni e interni che accadono in contemporanea, connessi tra loro in maniera non causale e che sono significativi per l’osservatore.” In altre parole, essere consapevoli della sincronicità significa fare attenzione allo schema d’interconnessione di ogni cosa e riconoscere che le coincidenze non esistono. Anche se possiamo essere noi stessi ad attribuire un significato alle nostre esperienze, fare attenzione alle sincronicità quando le esperienze si manifestano può facilitare una maggiore consapevolezza della nostra connessione alla coscienza universale e al potenziale illimitato, aiutandoci a vivere il quotidiano con un approccio diverso alla felicità e con un particolare senso di pace interiore.

La sincronicità può manifestarsi in mille modi. Ciò che li accomuna, è che le apparenti coincidenze rappresentano un forma di comunicazione, né più ne meno.

Un modo comune per rendersi conto della sincronicità è prendere nota dell’ora che appare sull’orologio. Per esempio, potresti accorgerti che ogni volta che guardi l’orologio, una sveglia o un dispositivo digitale, questo segna: 1:11, 2:22, 3:33, 11:11 o 12:12. Non importa perché stai guardando l’ora, quando guardi, la lettura regolarmente riflette unità e connessione.

Gli eventi sono un altro modo attraverso il quale sperimentare la sincronicità. Per esempio, potremmo pensare di voler acquistare un certo libro, e il giorno dopo, senza saperlo, il nostro vicino ci regala proprio quel libro, come ringraziamento per aver falciato il suo prato mentre era in vacanza. O ancora, lungo la strada verso il supermercato potremmo pensare di chiamare un amico con il quale non parliamo da oltre un anno. La sincronicità è scendere dall’auto e incontrare il nostro amico davanti all’ingresso del negozio. Una sorpresa inaspettata, nella quale speravamo in fondo al nostro cuore, che diventa fonte di vera felicità.

La sincronicità può anche manifestarsi quando tutto sembra andare al posto giusto senza sforzo. Le risorse necessarie per far accadere qualcosa sono a nostra disposizione, come se fossero perfettamente sincronizzate per manifestarsi nell’esatto momento in cui emerge una necessità. O forse le risorse necessarie diventano disponibili in modi unici e inaspettati, appena riconosciamo un desiderio o una necessità. Per esempio, stai valutando d’iscriverti a un seminario di tecniche di consapevolezza, ma non sei sicuro di avere la disponibilità economica per poterlo frequentare. Ti poni l’obiettivo di andarci comunque, a prescindere dal fatto di avere o meno la cifra necessaria, ed ecco che il giorno seguente ricevi un rimborso imprevisto dell’esatto importo del costo del seminario. Questo sì che è perfetto tempismo. Il perfetto tempismo è un aspetto della sincronicità.

La sincronicità spesso si manifesta attraverso la musica. Capita che ci venga in mente una canzone che non sentiamo da anni. Stiamo canticchiando una melodia e accendendo la radio ci accorgiamo che stanno trasmettendo proprio quella canzone: l’apoteosi della pace interiore. Questo per me è sempre un chiaro segnale cui prestare attenzione. È la comunicazione di un messaggio piuttosto chiaro nei nostri confronti.

Quando ti capita questa sincronicità con la musica, concentrati sulle parole della canzone. Cosa dicono? Qual è il gruppo musicale? Cosa affiora alla mente se ti lasci andare completamente alla musica?

Talvolta il messaggio della sincronicità non è letterale, ma figurato, perché la sincronicità si manifesta attraverso informazioni o rappresentazioni simboliche. Il simbolismo si verifica come codice linguistico della coscienza universale.

Mentre preparavo un seminario, ho avuto un episodio di sincronicità. Continuavo ad avere in mente una canzone che non sentivo da anni. Senza alcun motivo apparente, la ripetevo tra me e me. Non mi sorpresi quando, accendendo la radio, sentii proprio quella canzone. Facendo caso alla sincronicità, esaminai il testo e arrivai alla conclusione che il messaggio contenuto riguardava una situazione da risolvere con la mia famiglia. Così, sentendomi grata, sciolsi la situazione attraverso il perdono e la lasciai andare, sentendomi protagonista di un benessere che mi aveva donato un’impareggiabile sensazione di felicità.

Curiosamente, nelle settimane successive, continuai a sentire la stessa canzone sia nella mia mente che alla radio. Pensai che forse avrei dovuto suonarla durante il seminario che stava per iniziare.

Poco dopo compresi meglio il significato di quella sincronicità. Pur continuando a lavorare alla preparazione del seminario, che stava scorrendo piuttosto bene, avvertii che al progetto mancava ancora un pezzo importante. Mi venne di nuovo in mente la canzone. Aha! Finalmente feci una connessione maggiore, letterale e figurata, trasformando quella casualità iterata in comunicazione ben strutturata. Il titolo della canzone era anche il cognome di una persona che aveva scritto una cosa che ovviamente era il pezzo mancante del mio progetto. Avevo esaminato l’informazione il giorno prima ed ero stata indecisa se includerla. Ora avevo la risposta che mi serviva. Sì. Ebbi la prova di quanto possano sembrare incredibili le connessioni sincroniche!

È interessante notare che spesso siamo in grado d’individuare una sincronicità ripensando al passato. Guardiamo indietro ai cosiddetti eventi casuali della nostra vita e riconosciamo facilmente le varie interconnessioni e gli intrecci delle circostanze. Riusciamo a renderci conto di come persino gli eventi che percepivamo come negativi, facessero parte, in realtà, del più grande tessuto dell’esperienza in vista di una felicità futura. Possiamo vedere la perfezione intrinseca di tutte le cose e delle circostanze che ci hanno portato a essere esattamente dove siamo ora. Possiamo vedere la sincronicità delle nostre vite e realizzare finalmente che siamo parte di un tutto più grande. La sincronicità è sempre a nostra disposizione. Fai un regalo a te stesso, apri le porte della tua consapevolezza e lascia entrare la sincronicità, preludio di una pace interiore con te stesso e con il mondo.

Jung notò con acume che la sincronicità si verifica più facilmente quando siamo maggiormente consapevoli. In altre parole, quando siamo entusiasti degli eventi che si manifestano in sincronicità, essi tendono ad accadere con maggior frequenza. Concediti di essere felice e di sorprenderti per il manifestarsi di eventi connessi tra loro. Se lo fai, la sincronicità torna a te sotto forma di flusso. La sincronicità ti ricorda che tutte le circostanze sono interconnesse in uno schema, e che tutto coopera insieme in armonia. Puoi seguire il flusso. Quando prestiamo attenzione alla sincronicità, raggiungiamo naturalmente una comprensione più profonda del nostro vero autentico sé come coscienza universale e potenziale illimitato.

Tratto dal libro “Energia quantica - Vivi il tuo potenziale infinito” di Melissa Joy Jonsson. Per ulteriori informazioni clicca qui

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Angela

Data: 19/09/2016 18:01

Meraviglioso!!Sento una Gioia immensa e un senso di Pace pervade tutto il mio Essere-sono Tutt'uno con la Creazione,l'universo è dentro di me ed è qui per me.Grazie