Il virus di Epstein-Barr (EBV) ha prodotto un’epidemia occulta. Negli Stati Uniti, su 320 milioni di persone, circa 225 milioni hanno contratto una qualche forma di questo virus, causa dei loro più o meno gravi problemi di salute.
Il virus di Epstein-Barr è responsabile di malattie del mistero di ogni categoria: in alcuni provoca affaticamento e dolori che non trovano un nome, in altri i sintomi inducono i medici a prescrivere trattamenti inefficaci, come la terapia ormonale sostitutiva, e molti di coloro che hanno contratto il virus ricevono diagnosi sbagliate.
Uno dei motivi per cui il virus prolifera è la sua conoscenza parziale: le comunità mediche conoscono una sola versione, ma ne esistono oltre sessanta varietà. L’EBV è la causa di diverse malattie debilitanti che spiazzano i medici. È la malattia del mistero più misteriosa in assoluto. Per questo motivo, ottenere una pronta guarigione è ancora più difficile, nei casi in cui l’origine di un problema di salute non venga tempestivamente individuato.
Il virus di Epstein-Barr viene scoperto da due brillanti medici nel 1964, ma in realtà la sua diffusione comincia più di mezzo secolo prima, agli inizi del Novecento. Le prime versioni del virus – tuttora esistenti – agiscono con relativa lentezza e possono anche non dare sintomi evidenti fino all’età avanzata; anche allora, però, possono essere poco nocive. Molte persone hanno questi ceppi non aggressivi del virus.
Purtroppo, nel corso dei decenni il virus si è evoluto e di generazione in generazione è diventato sempre più minaccioso. Alla data di pubblicazione di questo libro, di norma le persone affette dal virus di Epstein-Barr ci convivono fino alla fine dei loro giorni. Di rado i medici individuano nel virus la causa alla base della miriade di problemi di salute che crea; peraltro, anche quando lo riconoscono non hanno idea di come trattarlo per ottenere una pronta guarigione e recuperare un ottimale livello di benessere.
Il virus si può contrarre in molti modi. Per esempio, il neonato può prenderlo dalla madre, oppure con il sangue infetto; gli ospedali non si schermano dal virus, quindi ogni trasfusione ci mette a rischio. Lo si può addirittura prendere mangiando al ristorante! Ciò accade perché i cuochi sono sottoposti a una pressione tremenda per preparare i piatti velocemente. Spesso si tagliano un dito o una mano, si mettono in fretta un cerotto e continuano a lavorare; il loro sangue può finire nel piatto che stanno preparando e, se hanno il virus di Epstein-Barr nella fase contagiosa, chi lo mangia può contrarre l’infezione. Anche altri fluidi corporei possono trasmettere il virus, per esempio quelli che si scambiano durante l’amplesso; in alcune circostanze, è sufficiente un bacio.
Chi ha già contratto il virus, però, non è sempre contagioso. Il che ci porta a un’altra verità che non è ancora stata svelata: il virus di Epstein-Barr attraversa quattro stadi diversi, che compromettono in maniera differente lo stato di salute della persona che ne è colpita.
Tratto dal libro "Medical Medium" di Anthony William. Per ulteriori informazioni clicca qui